Capitolo 2°
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Un'Esposizione Valentiniana
Capitolo 2°
Mentre queste cose sono dovute alla Radice del Tutto (a), entriamo da parte nostra nella sua Rivelazione e nella sua Bontà e nella sua discesa e nel Tutto, cioè il Figlio (b), il Padre del Tutto (b) e la Mente dello Spirito (b); poiché possedeva Questo da prima [...]. Egli è una sorgente. Egli (a) è Colui che appare nel Silenzio, ed è la Mente del Tutto che dimora secondariamente con Vita (a1). Egli (b) infatti è il proiettore del Tutto e l'ipostasi stessa del Padre (a), cioè è il Pensiero e la sua discesa in basso.
Quando ha voluto, il Primo Padre (b) si è rivelato in Lui. Poiché, dopo tutto, grazie a Lui (b) la Rivelazione è a disposizione del Tutto, io da parte mia chiamo il Tutto "il desiderio del Tutto". Ed Egli (b) prese un tale Pensiero riguardo al Tutto - io da parte mia chiamo il Pensiero "Unigenito (b)". Per ora Dio (b) ha portato la Verità, colei che glorifica la Radice del Tutto (a). Così è Lui (b) che si è rivelato nell'Unigenito, e in Lui (b) ha rivelato l'Ineffabile (a) [...] la Verità. Lo videro dimorare nella Monade e nella Diade e nella Tetrade. Per prima cosa ha portato avanti l'Unigenito (b) e Limite (f). E Limite è il separatore del Tutto e la conferma del Tutto, poiché sono [...] i cento [...]. Egli (b) è la Mente [...] il Figlio. Egli (b) è completamente ineffabile al Tutto, ed è la conferma e l'ipostasi del Tutto, il Velo Silenzioso, il vero Sommo Sacerdote, colui che ha l'autorità di entrare nei Santi dei Santi, rivelando la gloria degli Eoni e portando avanti l'abbondanza alla <fragranza>.
Note: ____________________________________________________________________________________________________
(a1).- La Verginale Barbelo.