Capitolo 13°
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Pistis Sophia - 1° Libro.
Capitolo 13°
Lasciai quel luogo dietro di me e andai alla porta della seconda sfera, cioè del destino. Tutte le sue porte si sconvolsero, si aprirono da sole, e tutto splendente entrai nelle case del destino; la mia luce era al di là di ogni misura: nel destino ero quarantanove volte più splendente di quanto ero nella sfera.
Tutti gli arconti e tutti coloro che si trovano nel destino, alla vista della grande luce che era in me, restarono sconvolti, caddero l’uno sull’altro, furono presi da grande paura: guardarono il mio abito luminoso, videro sul mio abito il mistero del suo nome, e rimasero ancora più sconvolti e maggiore fu la loro paura. Esclamarono: «Come ha fatto ad attraversarci il signore del tutto senza che noi ce ne accorgessimo?». Si sciolsero i vincoli dei loro luoghi, dei loro ordini e delle loro case; vennero tutti insieme, si prostrarono davanti a me e, tutti insieme, pregarono e inneggiarono all’interno degli interni, in uno stato di grande paura e sconvolgimento.