Capitolo 5°
La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Alle origini del mondo > _A_
Tratto da: On The Origin of the World - NAG HAMMADI Library
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Capitolo 5°
I sette Cieli del Caos
Queste sono le Sette Forze (43) dei Sette Cieli del Caos (41). E sono venuti in essere androgini, in coerenza con il modello immortale che esisteva prima di loro, secondo il desiderio di Pistis (10ab): cosi che la similitudine di ciò che esisteva sin dall'inizio potesse regnare fino alla fine. Troverete l'effetto di questi nomi e la forza dei soggetti di sesso maschile nell'Arcangelico (Libro) del Profeta Mosè (64_a), ed i nomi delle entità femminili nel Primo Libro di Noraia (Norea ?) (64ad).
Ora il Creatore Principale Yaldabaoth (42), dal momento che possedeva grande autorità, creò cieli per ciascuno della sua prole mediante la Parola (10ac) - li ha creati belli, come luoghi di dimora - ed in ogni cielo Egli creò grandi glorie, sette volte eccellenti. Ognuno ha nel suo cielo troni celesti, luoghi di dimora e templi, come pure carri e spiriti vergini e le loro glorie, che guardano su, ad un Reame Invisibile, ed anche potenti eserciti di forze divine e di signori ed di angeli ed di arcangeli - miriadi innumerevoli per servire.
Il racconto di queste cose si trovano in modo preciso nel Primo Racconto di Noraia (Norea ?) (64ad).
Ora così essi furono completati fino al sesto cielo, cioè quello appartenente a Sophia. Poi il cielo e la sua terra sono stati disturbati dal piantagrane che era sotto di loro tutti. Ed i sei cieli furono scossi violentemente, perché le Forze del Caos (43) sapevano chi era Colui che aveva disturbato il cielo che era sotto di loro. E quando Pistis (10) seppe del danno causato dal piantagrane (42), mandò avanti il suo fiato e lo incatenò e lo gettò giù nel Tartaros (41d).