Capitolo 113°
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Pistis Sophia - 3° Libro.
Capitolo 113°
Dopo avere parlato così ai suoi discepoli, il Salvatore domandò loro: - Comprendete voi il modo in cui vi parlo?
Nuovamente si fece avanti Maria e disse: - Sì, mio Signore, comprendo il modo in cui mi parli e afferro tutte (le parole). Or dunque, a proposito di queste parole che dici, la mia mente ha suscitato in me quattro pensieri: il mio uomo luminoso mi ha mossa, ha gioito e ribollito in me desiderando uscire da me per penetrare in te.
Ascolta, dunque, mio Signore, e ti dirò i quattro pensieri che sono sorti dentro di me.
Questo è il primo pensiero sorto in me a proposito della parola detta da te: «Or dunque, l'anima presenta la difesa e il sigillo a tutti gli arconti che si trovano nei luoghi del re, cioè di Adamas, presenta la difesa, l'onore, la gloria di tutti i loro sigilli, e gli inni dei luoghi della luce».
A proposito di questa parola, una volta tu ci hai parlato cosi: «Allorché ti fu presentato un denaro, visto che era d'argento e di rame, hai domandato: "Di chi è questa immagine ?". Essi risposero: "Di Cesare". Ma tu, osservato che era una fusione d'argento e di rame, hai detto: "Date, dunque, a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio"»; cioè, quando l'anima riceve i misteri, presenta la difesa a tutti gli arconti e al luogo del re, di Adamas, l'anima dà onore e gloria a tutti quelli del luogo della luce.
E la parola: «Esso (il denaro) risplendette allorché osservasti che era composto d'argento e di rame»; è il tipo, cioè, della forza luminosa che è in lei (nell'anima), corrispondente all'argento purificato, (ed è il tipo) dello spirito di opposizione che è in lei, corrispondente al rame materiale. Questo, mio Signore, è il primo pensiero.
Il secondo pensiero riguarda invece quanto ci hai detto ora a proposito dell'anima che riceve i misteri: «Quando essa giunge al luogo degli arconti della via di mezzo, questi le vanno incontro con grande paura; l'anima presenta loro il mistero della paura ed essi temono davanti a lei la quale consegna l'ora fatale al suo luogo, consegna lo spirito di opposizione al suo luogo, dà la difesa e i sigilli a ognuno degli arconti della via di mezzo, dà l'onore, la gloria e la lode dei sigilli e degli inni a tutti quelli del luogo della luce».
A proposito di questa parola, tu mio Signore, per mezzo della bocca del nostro fratello Paolo, una volta ci hai detto: «Date il tributo a chi è dovuto il tributo, date il timore a chi è dovuto il timore, date la tassa a chi è dovuta la tassa, date l'onore a chi è dovuto l'onore, date la lode a chi è dovuta la lode, e non siate debitori verso alcuno»; e cioè, mio Signore, l'anima che ha ricevuto i misteri presenta la difesa a tutti i luoghi. Questo, mio Signore, è il secondo pensiero.
Il terzo pensiero, poi, concerne la parola che tu ci hai detto una volta: «Lo spirito di opposizione è ostile all'anima e l'induce a compiere ogni peccato, a seguire ogni passione, e nei castighi la convince di tutti i peccati che le ha fatto commettere: in breve, è ostile all'anima sotto ogni aspetto».
A proposito di questa parola, una volta ci hai detto: «I nemici dell'uomo sono i suoi familiari», cioè i familiari dell'anima, che sono lo spirito di opposizione e l'ora fatale, in ogni tempo ostili all'anima inducendola in ogni peccato e misfatto. Ecco, mio Signore, questo è il terzo pensiero.
Il quarto pensiero riguarda invece la parola che hai detto: «Allorché l'anima esce dal corpo percorre la via con lo spirito di opposizione; quando essa non trova il mistero dello scioglimento da tutti i vincoli e dai sigilli, connessi allo spirito di opposizione, di modo che questo cessi di esserle assegnato, quando dunque non lo trova (questo mistero), lo spirito di opposizione guida l'anima alla vergine luce, la giudicatrice; la giudicatrice, la vergine luce, esamina quell'anima; trova che ha peccato e non scopre in lei i misteri della luce; allora la consegna a uno dei suoi ricevitori; questo ricevitore la guida e la immette nel corpo; e dalle trasformazioni di quel corpo essa non si libera fino a quando non avrà compiuto l'ultimo ciclo».
A proposito di questa parola, una volta ci hai detto: «Rappacificati con il tuo nemico mentre sei con lui lungo la via, affinché il tuo nemico non ti consegni al giudice, e il giudice non ti consegni al servo, e il servo non ti getti in prigione: da questo luogo non uscirai se prima non avrai pagato fino all'ultimo centesimo ».
D'onde è chiara la parola: ogni anima che esce dal corpo percorre la via con lo spirito di opposizione e non trova il mistero dello scioglimento di tutti i sigilli e di tutti i vincoli sicché possa liberarsi dallo spirito di opposizione il quale è legato a lei; quell'anima che non ha trovato i misteri della luce e non ha trovato i misteri della liberazione dallo spirito di opposizione il quale è legato a lei, non avendoli trovati, lo spirito di opposizione guida quell'anima dalla vergine luce; la vergine luce, quella guidatrice, consegna l'anima a uno dei suoi ricevitori; il suo ricevitore getta quell'anima nella sfera degli eoni e non si libererà più dalle trasformazioni del corpo fino a quando non avrà compiuto l'ultimo ciclo che le fu assegnato. Questo, mio Signore, è il quarto pensiero.