Capitolo 2°
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tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Primo Atto: Quando andò in India con Abbanes il mercante.
Capitolo 2°
Passi da 5.- a 8.-
5.- E mentre essi cenavano e bevevano, l'apostolo non assaggiava nulla; così quelli che erano intorno a lui gli dissero: "Perché vieni qui, senza mangiare né bere?”
Ma egli rispose loro: "Sono venuto qui per qualcosa di più grande del cibo o del bere, e per poter adempiere la volontà del re. Poiché gli araldi proclamano il messaggio del re, e chi dà ascolto agli araldi sarà soggetto al giudizio del re.
Così, quando essi ebbero cenato e bevuto, e le ghirlande e gli unguenti furono portati a loro, ogni uomo prese l'unguento e alcuno unsero la loro faccia, altri la loro barba ed altri altre parti del loro corpo; ma l'apostolo unse la sommità del suo capo e ne spalmò un po’ sulle narici, ne fece cadere nelle sue orecchie e toccò i suoi denti con esso, ed unse accuratamente le parti del suo cuore; e la ghirlanda che gli fu portata, intrecciata di mirto ed altri fiori, la prese e se lo pose sulla testa, prese un ramo di calamo e lo tenne in mano.
Ora la suonatrice di flauto, tenendo in mano il suo flauto, andò da loro e suonò, ma quando arrivò nel posto dove era l'apostolo, si fermò su di lui e suonò sulla sua testa per un lungo spazio di tempo: ora questo suonatrice era di razza ebrea.
6.- E dato che l'apostolo continuava a guardare a terra, uno dei coppieri allungò la sua mano e gli diede uno schiaffo; e l'apostolo alzò gli occhi e guardò colui che lo colpì e disse: Il mio Dio ti perdonerà nella vita a venire questa iniquità, ma in questo mondo tu mostrerai le sue meraviglie e anche ora io vedrò questa mano che ha mi ha colpito trascinata da cani. E avendo detto questo, ha iniziato a cantare e a cantare questa canzone:
“La fanciulla è la figlia della luce, in cui consiste e dimora il fiero splendore dei re, e la sua vista è deliziosa, lei brilla di bellezza e allegria. Le sue vesti sono come i fiori di primavera, e da esse nasce un soffio di profumo; e nella corona della sua testa si stabilisce il re che con il suo cibo immortale (ambrosia) nutre coloro che sono fondati su di lui; e nella testa di lei è posta la verità, e con i suoi piedi mostra gioia. E la sua bocca è aperta, e le sta bene: trentadue sono quelli che cantano lodi a lei. La sua lingua è come la tenda della porta, che ondeggia avanti e indietro per quelli che entrano: il suo collo è impostato come i passi che il primo creatore ha creato, e le sue due mani indicano e mostrano, proclamando la danza delle età felici, e le sue dita indicano le porte della città. La sua camera brilla di luce ed emana l'odore di balsamo e di tutte le spezie, ed emana un dolce profumo di mirra e foglie indiane, e al suo interno ci sono mirti stesi sul pavimento e [ghirlande] di ogni sorta di fiori odorosi, e gli stipiti della porta (?) sono adornati con freedst.
7.- E intorno a lei i suoi uomini sposati la tengono, il cui numero è di sette, che lei stessa ha scelto. E le sue donne sposate sono sette, e loro ballano davanti a lei. E dodici in numero sono quelli che servono davanti a lei e sono soggetti a lei, che hanno le loro mire e i loro sguardi verso lo sposo, che dalla sua vista possono essere illuminati; e per sempre saranno con lei in quella gioia eterna, e sarà in quel matrimonio in cui i principi si raduneranno e parteciperanno a quel banchetto in cui gli eterni saranno considerati degni, ed indosseranno vesti regali e saranno rivestiti con abiti luminosi; e saranno entrambi nella gioia e nell’esultanza e glorificheranno il Padre del Tutto, di cui hanno ricevuto la luce fiera e sono illuminati dalla vista del loro Signore; il cui cibo immortale hanno ricevuto, che non ha alcun difetto (escremento), e hanno bevuto del vino che non dà poi né sete né desiderio. Ed hanno glorificato e lodato lo Spirito Vivente, il Padre della Verità e la Madre della Saggezza.
8.- E quando ebbe cantato e terminato questo canto, tutti quelli che erano lì presenti lo guardarono; e rimase in silenzio, e videro che la sua sembianza era cambiata, ma ciò che fu detto da lui essi non lo capirono, poiché era ebreo e ciò che egli disse fu detto in lingua Ebraica. Ma la sola flautista sentì tutto, perché era di razza Ebraica e lei andò via da lui e suonò al resto, ma per la maggior parte lei lo guardò e guardò, perché lei lo amava bene, quale uomo della sua stessa nazione; inoltre egli era avvenente da guardare più di tutti quello che erano lì. E quando la ragazza del flauto ebbe suonato a tutti loro e finì, si sedette di fronte a lui, fissandolo e guardandolo intensamente. Ma non lui non guardava affatto nessun uomo, né badava a nessuno, ma tenevao i suoi occhi a terra guardando avanti, aspettando il momento in cui avrebbe potuto dipartirsi da lì.
Ma il coppiere che lo aveva schiaffeggiato scese al pozzo per attingere acqua; e là gli accadde di trovare un leone, che lo uccise e lo lasciò disteso in quel luogo, strappando le sue membra e facendolo a pezzi. Immediatamente i cani afferrarono le sue membra, e tra loro vi fu un cane nero che tenendo nella sua bocca la sua mano destra, la mostrò nel luogo del banchetto.