Capitolo 48°
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tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Tredicesimo Atto: Dove Ouazanes (Iuzanes) riceve il battesimo insieme agli altri
Capitolo 48°
Passi da 150.- a 152.-
150. E Ouazanes, il giovane, supplicò l'apostolo, dicendo: Ti prego, o uomo, apostolo di Dio, lasciami andare e persuaderò il carceriere a permettere che tu venga a casa con me, affinché io possa ricevere il sigillo e diventare tuo ministro e custode dei comandamenti del Dio che predichi. Poiché, infatti, in precedenza, ho camminato in quelle cose che insegni, fino a quando mio padre mi ha costretto e mi ha unito ad una moglie di nome Mnesara; perché io sono nel mio un ventesimo anno, e sono ormai sposato da sette anni, e prima di essere unito in matrimonio non conoscevo altre donne, per cui anch'io ero considerato inutile da mio padre, e non ho mai avuto figlio o figlia di questa moglie ed anche mia moglie stessa ha vissuto con me in castità per tutto questo tempo, e oggi, se fosse stata in salute, e ti avesse ascoltato, sarebbe stata a riposo ed avrebbe ricevuto la vita eterna; ma è in pericolo (di vita) e afflitta da molte malattie; Perciò persuaderò il custode che promette di venire con me, perché vivo da solo: e tu guarirai anche quell'infelice. E Giuda, l'apostolo dell'Altissimo, udito questo, disse a Ouazanes: Se tu credi, vedrai le meraviglie di Dio e come parla i suoi servitori.
151. E mentre essi così parlavano insieme, Tertia, Migdonia e Narcia stavano alla porta della prigione, e diedero al carceriere 363 statori d'argento e entrarono da Giuda; e trovarono Ouazanes e Siphor, sua moglie e sua figlia, e tutti i prigionieri seduti che ascoltavano la parola. E quando gli furono vicini, lui disse loro: Chi vi ha concesso di venire da noi? e chi vi ha aperto la porta chiusa a chiave, per farvi entrare? Tertia gli disse: Non hai aperto tu la porta per noi e detto di entrare nella prigione per poter prendere i nostri fratelli che erano lì, ed allora il Signore ci avrebbe mostrato la sua gloria in noi? E quando siamo venuti vicino alla porta, non so come, ti sei separato da noi, ti sei nascosto, e sei venuto qui davanti a noi dove noi abbiamo anche sentito il rumore della porta, quando ci hai chiusi fuori. Abbiamo dato quindi del denaro ai guardiani e siamo entrati ed ecco, noi stiamo qui a pregarti ed a persuaderti di scappare fino a quando l'ira del re contro di te non cesserà. Al che Giuda disse: Dicci prima di tutto come mai voi stavate in silenzio.
152. E lei gli disse: Tu eri con noi, e non ci hai mai lasciati per un'ora, e tu chiedi come mai noi stavamo zitti? ma se desideri ascoltare, ascolta. Il re Misdaeus mi mandò a chiamare e mi disse: Lo stregone ancora non prevale su di te, perché, come ho sentito, incanta gli uomini con olio, acqua e pane, e non ti ha ancora stregato; ma ubbidisci a me, perché se no, ti imprigionerò e ti logorerò, e quanto a lui io lo distruggerò; poiché so che se non ti ha ancora dato olio, acqua e pane, non ha prevalso per avere potere su di te. E io gli dissi: Sopra il mio corpo tu hai autorità e fai tutto ciò che vuoi; ma la mia anima non lascerò morire con te. E sentendo che egli mi aveva chiuso in una camera (sotto la sua sala da pranzo, Siriaco): e Carisio portò Mydgonia e la fece stare zitta insieme a me: e tu ci hai fatti uscire e ci hai portato anche qui; ma dacci presto il sigillo, affinché la speranza di Misdaeus, che consiglia così, possa essere interrotta.