Capitolo 74°
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Pistis Sophia - 2° Libro.
Capitolo 74°
Allorché il primo mistero terminò di esporre ai discepoli queste parole, disse loro: - Chi ha afferrato la soluzione di queste parole, si faccia avanti e l'esponga apertamente.
Si fece avanti nuovamente Maria, e disse: - Mio Signore, a proposito delle parole con le quali ha inneggiato Pistis Sophia, la tua forza luminosa così ha profetato per mezzo di Davide:
1.- «Anima mia, benedici il Signore; tutto quanto è in me, benedica il suo santo nome.
2.- Anima mia, benedici il Signore; non dimenticare tutti i suoi benefici.
3.- Egli perdona tutte le iniquità, egli guarisce tutte le tue infermità.
4.- Egli salva la tua vita dalla rovina, egli ti corona di grazia e di misericordia.
5.- Egli sazia con beni le tue brame; la tua giovinezza si rinnova come quella di un'aquila»
Cioè: Sophia diventerà come gli invisibili, che sono in alto. Egli ha detto: «come un'aquila» perché la dimora delle aquile è in alto, come anche gli invisibili sono in alto; cioè: Sophia risplenderà come gli invisibili, come essa era al suo inizio.
Quando il primo mistero udì queste parole di Maria, disse: - Bene, Maria! Tu beata!
Poi il primo mistero proseguì il suo discorso, dicendo ai discepoli:
- Presa Pistis Sophia, la condussi in alto, in un luogo inferiore al tredicesimo eone e le diedi un nuovo mistero di luce che non è quello del suo eone, cioè (la condussi nel) luogo degli invisibili.
Le diedi anche un inno della luce affinché, d'ora in poi, gli arconti degli eoni non possano più nulla contro di lei; la collocai in quel luogo, per poi seguirla e trasportarla più in alto, al suo luogo.
Allorché la collocai in quel luogo, lei pronunciò nuovamente un inno, dicendo:
1.- «Ho creduto con fede nella luce, questa si è ricordata di me ed ha esaudito il mio inno.
2.- Dal caos e dalle tenebre inferiori di tutta la materia essa condusse in alto la mia forza, condusse in alto me; mi ha collocato in un eone più alto e più sicuro, mi ha collocato sulla via che conduce al mio luogo.
3.- Mi ha dato un nuovo mistero, che non è quello del mio eone; mi ha dato pure un inno della luce. Ora, o luce, tutti gli arconti vedranno ciò che tu hai fatto per me: avranno paura e crederanno nella luce».
- Questo è l'inno pronunciato da Pistis Sophia rallegrandosi di essere stata estratta dal caos e condotta nei luoghi inferiori al tredicesimo eone.
Ora se qualcuno è mosso dalla propria mente, ed afferra la soluzione del pensiero dell'inno pronunciato da Pistis Sophia, si faccia avanti e la esponga.
Si fece avanti Andrea, e disse: - Mio Signore, una volta la tua forza luminosa ha profetato su di questo per mezzo di Davide:
1.- «Con pazienza ho sperato nel Signore; egli mi ha prestato attenzione e ha ascoltato la mia supplica.
2.- Dalla fossa della miseria e dal limo fangoso, ha sollevato l'anima mia: pose i miei piedi su di una roccia e raddrizzò i miei passi.
3.- Collocò sulla mia bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Molti vedranno, avranno paura e spereranno nel Signore».
4.- Dopo che Andrea espose il pensiero di Pistis Sophia, il primo mistero gli disse: - Bene, Andrea! Tu beato!