Capitolo 130°
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Pistis Sophia - 4° Libro.
Capitolo 130°
Maria proseguì, dicendo al Salvatore: - Mio Signore, se un uomo ha ricevuto i misteri della luce che sono nel primo spazio esterno e, compiutosi il tempo fino al quale giungono quei misteri, quell'uomo prosegue ricevendo di nuovo misteri dai misteri che sono all'interno dei misteri, che egli ha già ricevuto.
Ma, in seguito, quell'uomo è diventato trascurato non avendo pregato con la preghiera che elimina la cattiveria dei cibi che egli mangia e beve, e a motivo della cattiveria dei cibi egli è vincolato all'asse del destino degli arconti, e a motivo dell'ineluttabile necessità degli elementi egli ha di nuovo peccato dopo che si era compiuto il tempo fino al quale giunge il mistero: egli, infatti, era diventato trascurato non aveva pregato con la preghiera che elimina la cattiveria delle anime e le purifica.
Quell'uomo, dunque, è uscito dal corpo prima di essersi nuovamente pentito, prima di ricevere nuovamente misteri dai misteri che sono all'interno dei misteri che aveva già ricevuto, quei misteri che accolgono di nuovo il pentimento e perdonano i peccati.
Quando uscì dal corpo noi sapevamo con certezza che quell'uomo, a causa dei peccati commessi, veniva portato in mezzo al drago delle tenebre esteriori, (sapevamo) che nel mondo non ha alcun aiuto e che nessuno ha compassione di lui per eseguire in suo favore il mistero dell'ineffabile affinché sia rimosso dal mezzo del drago delle tenebre esteriori e condotto nel regno della luce.
Or dunque, mio Signore, che cosa gli accadrà affinché possa liberarsi dai castighi del drago delle tenebre esteriori? Non abbandonarlo per alcun motivo, Signore! Egli, infatti, ha sopportato sofferenze nelle persecuzioni e nell'intera divinità nella quale si trova.
Or dunque, o Salvatore, abbi pietà di me! Nessuno dei nostri parenti abbia a trovarsi in un caso del genere. Abbi pietà di tutte le anime che si troveranno in casi di questo genere! Tu, infatti, sei la chiave che apre la porta di tutto, e che chiude la porta di tutto: il tuo mistero le abbraccia tutte.
Ebbene, Signore, abbi pietà di queste anime! Per un sol giorno esse hanno invocato i tuoi misteri, e vi hanno creduto veramente, senza ipocrisia.
Ebbene, Signore, nella tua bontà, offri loro un dono, offri loro la pace nella tua misericordia.
Quando Maria terminò di parlare, il Salvatore la benedisse molto per le parole che aveva detto. Grande era la misericordia del Salvatore.
Egli disse a Maria: - A tutti gli uomini che si troveranno nello stato che tu hai descritto, mentre sono ancora in vita, date il mistero di uno dei dodici nomi delle camere del drago delle tenebre esteriori : questi io ve li darò quando avrò finito di esporvi tutto, dall'interno all'esterno, e dall'esterno all'interno.
Tutti gli uomini che avranno trovato il mistero di uno dei dodici nomi di quel drago delle tenebre esteriori, e tutti gli uomini, anche se sono grandi peccatori, che prima hanno ricevuto i misteri della luce e poi hanno commesso trasgressioni oppure non hanno portato a compimento alcun mistero, allorché hanno compiuto i cicli delle trasformazioni e allorché escono dal corpo senza essersi nuovamente pentiti, quando sono condotti tra i castighi in mezzo al drago delle tenebre esteriori restano nei cicli e restano tra i castighi in mezzo al drago; ma se mentre sono in vita e si trovano nel mondo conoscono il mistero di uno dei dodici nomi degli angeli e pronunciano uno dei loro nomi mentre sono in mezzo tra i castighi del drago, nell'ora in cui lo pronunciano, tutto il drago si metterà in movimento, sarà scosso enormemente, la porta della camera nella quale si trovano le anime di quegli uomini si aprirà verso l'alto e l'arconte della camera nella quale si trovano quegli uomini getterà le anime fuori dal drago delle tenebre esteriori, perché hanno trovato il mistero del nome del drago.
Quando l'arconte getta fuori le anime, gli angeli di Jeu, il primo uomo, che sorvegliano le camere di quel luogo, si affrettano a strappare quelle anime per portarle davanti a Jeu, il primo uomo, l'inviato del primo comandamento. Jeu, il primo uomo, guarda le anime e le esamina: trova che hanno terminato i loro cicli e che non è permesso portarle nuovamente nel mondo - non essendo concesso portare nuovamente nel mondo le anime che furono gettate nelle tenebre esteriori.
Qualora esse non abbiano ancora terminato i loro cicli nelle trasformazioni del corpo, i ricevitori di Jeu le trattengono presso di sé, fino a quando non abbiano compiuto per esse il mistero dell'ineffabile e le abbiano trasferite in un corpo buono il quale troverà i misteri della luce ed erediterà il regno della luce.
Ma se Jeu, esaminandole, trova che hanno terminato i loro cicli - e che non è quindi permesso rimandarle nuovamente nel mondo - e che presso di esse non c'è neppure il segno dell'ineffabile, allora Jeu ha misericordia di esse, e le conduce davanti alle sette vergini luce. Queste le battezzano con i loro battesimi, ma non danno loro l'unzione pneumatica, e le conducono al tesoro della luce; tuttavia non le pongono negli ordini dell'eredità non avendo esse né il segno né il sigillo dell'ineffabile.
Le liberano però da tutti i castighi, le pongono nella luce del tesoro, da sole e in disparte, fino a quando il tutto salirà e fino al tempo in cui saranno tirate le cortine del tesoro della luce: le ripuliscono, le purificano a fondo, danno nuovamente a esse dei misteri, le pongono nell'ultimo ordine del tesoro; quelle anime saranno salvate da tutti i castighi dei giudizi.
Dopo avere parlato così, il Salvatore domandò ai suoi discepoli: - Avete compreso il modo in cui vi parlo?
Maria rispose nuovamente e disse: - Mio Signore, questa è la parola che ci hai detto con una parabola, dicendo: «Fatevi un amico dalla mammona di iniquità, affinché, quando voi sarete dei superstiti, egli vi accolga nelle capanne eterne».
Chi è dunque la mammona di iniquità, se non il drago delle tenebre esteriori? E questa è la parola: colui che conoscerà uno dei nomi del drago delle tenebre esteriori, qualora rimanga superstite nelle tenebre esteriori o qualora abbia terminato i cicli delle trasformazioni, se pronuncia il nome del drago, egli sarà salvato, uscirà dalle tenebre e sarà accolto nel tesoro della luce. Questa è la parola, mio Signore.
Il Salvatore rispose e disse a Maria: - Bene, pneumatica e genuina! Questa è la soluzione.