Capitolo 17° - Sapere

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Capitolo 17°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Sesto Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Sesto Atto: Riguardo al giovane che uccise la donna.

Capitolo 17°
Passi da 56.- a 58.-

56.-  E mi condusse ad un'altra fossa, e mi chinai e guardai e vidi fango e i vermi che spuntavano, e le anime si rotolavano là, e da loro si udì un grande stridore di denti. E quell'uomo mi disse: Queste sono le anime delle donne che hanno abbandonato i loro mariti e hanno commesso adulterio con gli altri, e sono portate in questo tormento. Mi mostrò un altro pozzo dove mi chinai e guardai e vidi anime appese, alcune per la lingua, alcune per i capelli, alcune per le mani, alcune a testa in giù per i piedi, e tormentate (affumicate) con fumo e zolfo; riguardo alle quali quell'uomo che era con me mi ha risposto: Le anime che sono appese dalla lingua sono calunniatori, che hanno pronunciato falsità e parole vergognose, e non se ne vergognavano, e quelle che sono appese per i capelli sono sfrontati e non hanno modestia e sono andati per il mondo a capo scoperto; e quelle che sono appese per le mani, questi sono quelli che hanno portato via e rubato altri beni degli uomini, e non hanno mai dato nulla ai bisognosi né aiutato gli afflitti, ma lo hanno fatto, desiderando prendere tutto, e non hanno pensato affatto alla giustizia o alla legge; e quelle che sono appesi per i piedi a testa in giù, queste sono quelli che corrono leggeri e prontamente in cattive vie e sentieri disordinati, non visitando gli ammalati né accompagnando quelli che lasciano questa vita, e perciò ogni anima riceve ciò che è stato fatto da essa. (Siriaco. Omette quasi l'intera sezione).

57.-  Di nuovo mi portò e mi mostrò una caverna estremamente buia, che emanava un gran fetore, e molte anime guardavano fuori desiderando di ottenere un po’ d'aria, ma i loro custodi li castigavano per permettendo loro di guardare fuori. E colui che era con me disse: Questa è la prigione di quelle anime che hai visto: perché quando esse hanno compiuto i loro tormenti per quello che ciascuna ha fatto, dopo di ciò altri le hanno succedute: e vi saranno alcune completamente consumate e (alcune, Siriaco.) che vengono consegnate ad altri tormenti. E quelli che custodivano le anime che erano nell'oscura caverna dissero a colui che mi aveva portato: Dalla a noi affinché possiamo portarla nel resto fino a quando verrà per lei il tempo per essere consegnata al tormento. Ma lui rispose loro: non la do a voi, perché ho paura di Colui che l'ha consegnata a me: perché non sono stato incaricato di lasciarla qui, ma la porto indietro con me finché non riceverò l'ordine che la riguarda. E mi prese e mi condusse in un altro luogo in cui erano uomini severamente tormentati (Siriaco. dove c'erano gli uomini). E Colui che era simile a te mi ha preso e mi ha consegnato a te, dicendoti così: Prendila, perché è una delle pecore che si sono smarrite. E sono stato presa da te, ed ora sono davanti a te. Ti imploro, quindi, e supplico affinché io possa non partire per quei luoghi di punizione che ho visto.

58.-  E l'apostolo disse: Voi avete udito quanto che questa donna ha riferito: e non ci sono solo questi tormenti, ma anche altri, peggiori di questi; e voi, se non vi rivolgete a questo Dio che predico, e non vi astenetevi dalle vostre opere precedenti e dalle azioni che avete commesso senza conoscenza, avrete la vostra fine in quei tormenti. Credete dunque in Cristo Gesù, e Egli  vi perdonerà i peccati che hai commesso fino ad ora, e vi purificherà da tutte le tue concupiscenze corporee che abitano sulla terra, e vi guarirà da tutte le vostre trasgressioni che vi seguono e si allontanano con voi e sono trovate sopra (davanti a) di voi. Spegnete dunque ognuno di voi il vecchio uomo, e indossate il nuovo, abbandonando il vostro precedente cammino e conversazione; e fate sì che quelli che hanno rubato non rubino più, ma vivano faticando e lavorando; e fare sì che gli adulteri non siano più fornicatori, affinché essi non consegnino loro stessi al tormento eterno; perché l'adulterio è davanti a Dio un male estremo al di sopra degli altri peccati. Ed allontanate da voi la cupidigia e menzogna, ubriachezza e calunnia, e non rendete male per male: poiché tutte queste cose sono strane e aliene al Dio che è predicato da me: ma piuttosto camminate nella fede e nella mansuetudine, nella santità e nella speranza, in cui Dio si diletta, affinché voi possiate diventare suoi propri, aspettando da Lui i doni che soltanto alcuni ricevono.
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