Capitolo 4°
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Tratto da: The Dialogue of the Savior - NAG HAMMADI Library
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Il Dialogo del Salvatore
Capitolo 4°
Giuda disse: "Ecco! Vedo che tutte le cose esistono
[...]
come segni sopra
[...].
Per questo motivo sono accadute così.
Il Signore disse: "Quando il Padre stabilì il cosmo, Egli
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acqua da esso, e la sua Parola venne avanti da esso, e abitò molti
[...].
Esso era più alto del percorso
[...]
circonda l'intera terra
[...]
l'acqua raccolta
[...]
esistente al di fuori di loro.
[...]
l'acqua, un grande fuoco che li circondava come un muro.
[...]
tempo una volta molte cose divennero separate da ciò che era dentro. Quando il
[...]
fu stabilito, Egli guardò
[...]
e gli disse:" Vai, e
[...] da te stesso, in modo che
[...]
sia nel bisogno di generazione in generazione, e di era in era. Poi esso gettò avanti da se stesso fontane di latte e fontane di miele, e olio e vino e buoni frutti, e sapore dolce e buone radici, in modo che non ci fosse carenza di generazione in generazione, e di era in era. Ed è sopra
[...]
in piedi
[...]
la sua bellezza
[...]
e fuori c'era una grande luce, potente
[...]
assomiglia ad essa, perché essa
[...]
governa su tutti gli eoni di sopra e di sotto.
[...]
è stato preso dal fuoco
[...]
è stato disperso nel
[...]
sopra e sotto. Tutte le opere che dipendono da loro, sono loro che
[...]
sopra il cielo di sopra e sopra la terra sottostante. Da loro dipendono tutte le opere.
E quando Giuda udì queste cose, si inchinò, ed egli
[...],
e offrì lode al Signore.
Maria salutò i suoi fratelli, dicendo: "Dove metterete queste cose delle quali chiedete al Figlio
[...]?"
Il Signore le disse: "Sorella, [nessuno] sarà in grado di chiedere su queste cose fatta eccezione per qualcuno che ha un posto nel suo cuore dove metterle.
[...]
di venire avanti
[...]
ed entrare
[...],
in modo che non possano trattenere
[...]
questo cosmo impoverito".
Matteo disse: "Signore, voglio vedere quel luogo di vita, [il luogo] dove non c'è malvagità, ma piuttosto, c'è luce pura!"
Il Signore disse: "Fratello Matteo, non sarai in grado di vederlo finché porterai la carne in giro".
Matteo disse: "Signore, anche se non sarò in grado di vederlo, fammelo conoscere!".
Il Signore disse: "Chiunque abbia conosciuto se stesso, lo ha visto in tutto ciò che gli è stato dato di fare,
[...]
ed è venuto a
[...]
nella sua bontà.
Giuda rispose, dicendo: "Dimmi, Signore, com'è che
[...]
si muove che scuote la terra".
Il Signore raccolse una pietra e la tenne nella sua mano, dicendo: "Cosa sto tenendo nella mia mano?"
(Giuda) disse: "È una pietra."
(Il Signore) disse loro: "Quello che sostiene la terra è ciò che sostiene il cielo. Quando una Parola viene avanti dalla Grandezza, Essa verrà su ciò che sostiene il cielo e la terra. Perché la terra non si muove. Se si muovesse, cadrebbe. Ma essa non si muove né cade, affinché la Prima Parola non fallisca. Perché Essa è stata ciò che ha stabilito il cosmo e lo ha abitato, e ne ha inalato la fragranza. Perchè
[...]
che non si muovono, Io
[...]
voi, tutti i figli degli uomini. Perché voi siete da quel posto. Nel cuore di coloro che parlano di gioia e verità, voi esistete. Anche se essa viene avanti nel corpo del Padre tra gli uomini, e non viene ricevuta, ancora essa
[...]
ritorna al suo luogo. Chiunque non conosce l'opera della perfezione, non sa nulla. Se uno non sta nell'oscurità, egli non sarà in grado di vedere la luce.
Se uno non capisce come è venuto all'esistenza il fuoco, egli brucerà in esso, perché non ne conosce la radice.
Se uno non capisce prima l'acqua, non sa nulla. A che serve farsi battezzare in essa?
Se uno non capisce come è venuto all'esistenza il vento che soffia, esso volerà via con esso.
Se uno non capisce come il corpo, che lui porta, è venuto in esistenza, egli perirà con esso.
E come farà qualcuno che non conosce il Figlio a conoscere il Padre?
E a qualcuno che non conoscerà la radice di tutte le cose, esse rimarranno nascoste.
Qualcuno che non conoscerà la radice della malvagità non è estraneo ad essa.
Chiunque che non capirà come è venuto non capirà come se ne andrà, ed egli non è estraneo a questo cosmo che
[...]
, che sarà umiliato.