Capitolo 95°
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Pistis Sophia - 2° Libro.
Capitolo 95°
Ascoltate queste parole di Maria e riconosciuto che i discepoli, dopo avere ascoltato, incominciavano a scoraggiarsi, Gesù fece loro coraggio, dicendo:
- Non rattristatevi, miei discepoli, a proposito del mistero dell'ineffabile pensando di non poterlo comprendere. In verità vi dico: «Quel mistero è vostro e di ognuno di coloro che vi ascolterà rinunciando a tutto questo mondo e a tutta la materia che è in esso, rinunciando a tutti i cattivi pensieri che sono in esso, rinunciando a tutte le sollecitazioni di questo eone».
Or dunque, vi dico che per chiunque rinuncerà a tutto questo mondo e a quanto si trova in esso, e si assoggetterà alla Divinità, quel mistero sarà più facile di tutti i misteri del regno della luce, sarà compreso prima di tutti, sarà più semplice di tutti.
Colui che perviene alla conoscenza di quel mistero, rinuncia a tutto questo mondo e a tutte le sollecitazioni che si trovano in esso. È per questo che, una volta, vi dissi: «Quando siete afflitti e aggravati sotto il vostro peso, venite a me e vi ristorerò; poiché il mio peso è leggero e il mio giogo è dolce».
Or dunque, chi accoglierà quel mistero, rinuncia a tutto il mondo e alle sollecitazioni di tutta la materia che si trova in esso. Perciò, miei discepoli, non siate tristi pensando di non potere comprendere quel mistero. In verità vi dico: quel mistero si comprende prima di tutti i misteri. In verità vi dico: quel mistero è vostro, e di ognuno che rinunzierà a tutto il mondo e a tutta la materia che in esso si trova.
Or dunque, miei discepoli, miei compagni, e miei fratelli, ascoltate, e vi inciterò alla conoscenza del mistero dell'ineffabile del quale vi parlo. Ormai, infatti, sono giunto a parlarvi della conoscenza completa nella distribuzione del tutto, poiché la distribuzione del tutto è la sua conoscenza.
Ma ora ascoltate, e vi parlerò progressivamente in merito alla conoscenza di quel mistero.
Quel mistero sa per qual motivo i cinque assistenti si sono affaticati, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo la grande luce delle luci si è affaticata, e per qual motivo è uscita dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo il primo comandamento si è affaticato, e per qual motivo si è diviso in sette misteri, per qual motivo è detto primo comandamento, e per qual motivo è uscito dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo la grande luce degli incavi luminosi si è affaticata, per qual motivo si è disposta senza emanazioni, e per qual motivo è uscita dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo il primo mistero, cioè il ventiquattresimo mistero dal di fuori, si è affaticato, per qual motivo imitò in se stesso i dodici misteri in conformità del numero della quantità degli incontenibili e degli infiniti, e per qual motivo è uscito dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i dodici immobili si sono affaticati, per qual motivo si sono disposti con tutti i loro ordini, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i non scossi si sono affaticati, per qual motivo si sono disposti divisi in dodici ordini, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri i quali appartengono agli ordini dello spazio dell'ineffabile.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati gli impensabili, i quali appartengono al secondo spazio dell'ineffabile, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i dodici non-segnati si sono affaticati, per qual motivo si sono posti dietro tutti gli ordini dei non-indicati, essendo essi incontenibili e infiniti, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i non-indicati si sono affaticati, essi che non si sono svelati né messi in pubblico, in conformità della disposizione dell'unico, dell'ineffabile, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo gli uperbatoi (profondissimi) si sono affaticati, e per qual motivo si sono divisi, pur essendo un unico ordine, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i dodici ordini degli ineffabili si sono affaticati, e per qual motivo si sono divisi, essendo tre parti, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo tutti gli incorruttibili, essendo dodici luoghi, si sono affaticati, per qual motivo si sono disposti in un unico ordine, distribuiti l'uno dopo l'altro, per qual motivo si sono divisi e hanno formato diversi ordini, pur essendo incontenibili e infiniti, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo gli infiniti si sono affaticati, per qual motivo - essendo dodici spazi infiniti e tre ordini di spazi - si sono disposti e si sono collocati in conformità della disposizione dell'unico, dell'ineffabile, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i dodici incontenibili i quali appartengono agli ordini dell'unico, dell'ineffabile, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri, fino a quando furono portati nello spazio del primo mistero, cioè nel secondo spazio.
Quel mistero sa per qual motivo le ventiquattro miriadi di lodatori si sono affaticati, per qual motivo si sono estesi fuori della cortina del primo mistero, cioè fuori del mistero gemello dell'unico, dell'ineffabile, di quel mistero che guarda dentro e fuori, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati tutti gli incontenibili - che ho appena menzionato -, i quali sono nei luoghi del secondo spazio dell'ineffabile, cioè lo spazio del primo mistero, e per qual motivo quegli incontenibili e quegli infiniti sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo i ventiquattro misteri del primo dotato di triplice spirito si sono affaticati, per qual motivo sono stati chiamati i ventiquattro spazi del primo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dal secondo dotato di triplice spirito.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i ventiquattro misteri del secondo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dal terzo dotato di triplice spirito.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i ventiquattro misteri del terzo dotato di triplice spirito, cioè i ventiquattro spazi del terzo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i cinque alberi del primo dotato di triplice spirito, per qual motivo si sono diffusi l'uno dopo l'altro e legati l'uno all'altro con tutti i loro ordini, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i cinque alberi del secondo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i cinque alberi del terzo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i preincontenibili del primo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati i preincontenibili del secondo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono affaticati tutti i preincontenibili del terzo dotato di triplice spirito, e per qual motivo sono usciti dai senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si è affaticato il primo, dal di sotto, dei dotati di triplice spirito - questi dotati di triplice spirito appartengono agli ordini dell'unico, dell'ineffabile -, e per qual motivo è uscito dal secondo dotato di triplice spirito.
Quel mistero sa per qual motivo il terzo dotato di triplice spirito - cioè il primo, dall'alto, dotato di triplice spirito - si è affaticato, e per qual motivo è uscito dal dodicesimo - predotato di triplice spirito, il quale è nell'ultimo luogo dei senza-padri.
Quel mistero sa per qual motivo si sono distribuiti tutti i luoghi, quelli che sono nello spazio dell'ineffabile e quelli che si trovano in essi, e per qual motivo sono usciti dall'ultimo membro dell'ineffabile.
Quel mistero conosce se stesso, (conosce) per qual motivo si e affaticato per uscire dall'ineffabile, cioè da colui che domina su tutti loro, e che li ha distribuiti tutti in conformità dei loro ordini.