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Ermete Trismegisto
CORPUS HERMETICUM
Libro XVIII
L’ANIMA E’ OSTACOLATA DALLE PASSIONI DEL CORPO
«[...] Se ti sforzi di comprendere, o mio re, capirai che vi sono immagini incorporee di corpi».
«Quali?» chiese il re.
«Le immagini che appaiono negli specchi, non ti sembrano incorporee?».
«Si, è cosi, Tat, divino è questo il tuo pensiero» disse il re.
«Ma esistono anche altri incorporei: non credi tu, ad esempio, che siano incorporee quelle forme che appaiono nei corpi, sia degli esseri animati che di quelli inanimati?».
«Dici bene, Tat».
«Così gli incorporei si riflettono nei corpi e i corpi negli incorporei, ossia il mondo sensibile si riflette nell'intelligibile e il mondo intelligibile nel sensibile. Adora dunque le statue, o re, poiché anch'esse in sé contengono ie forme del mondo intelligibile».
À questo punto il re si alzò e disse: «E’ tempo, o profeta, che io mi dedichi ai miei ospiti; domani continueremo a trattare di Dio, riprendendo questo discorso».