Capitolo 2°
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Tratto da: The Dialogue of the Savior - NAG HAMMADI Library
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Il Dialogo del Salvatore
Capitolo 2°
"Io vi istruirò. Quando arriverà il momento della dissoluzione, il primo potere delle tenebre verrà su di voi. Non abbiate paura e dite: "Ecco! È giunta l'ora! Ma quando vedi un singolo corpo
[...]
[...]
[...]
comprendere
[...]
l'opera
[...]
e i governanti
[...]
vengono su di voi
[...].
In verità, la paura è il potere
[...].
Quindi, se cominciate ad avere paura di ciò che sta per venire su di voi, essa vi sopraffarà. Perché non c'è nessuno tra di loro che vi risparmierà o vi mostrerà misericordia. Ma in questo modo, guardate il
[...]
in esso, dal momento che voi avete imparato ogni parola sulla terra. Esso
[...]
vi porta su fino al
[...]
luogo dove non c'è nessun dominio
[...]
tiranno. Quando voi
[...]
voi vedrete coloro che
[...]
ed anche
[...]
vi diranno
[...]
il potere del ragionamento
[...]
potere raziocinante
[...]
luogo della verità
[...]
ma
[...].
Ma voi
[...]
verità, questo
[...]
vivendo
[...]
e la vostra gioia
[...].
Così
[...]
affinché
[...]
le vostre anime
[...]
per paura che essa
[...]
la Parola
[...]
salgono
[...]
[...]
[...].
Perché il luogo di attraversamento è spaventoso davanti a voi. Ma voi, con una sola mente, passatelo! Perché la sua profondità è grande; la sua altezza è enorme
[...]
singola mente
[...]
ed il fuoco
[...]
[...]
tutti i poteri
[...]
voi, loro
[...]
ed i poteri
[...]
essi
[...]
[...]
anima
[...]
[...]
in ognuno
[...]
voi siete i
[...]
e
[...]
dimenticate
[...]
figlio
[...]
e voi
[...]
[...]."
Matteo disse: "Come
[...]
[...]?"
Il Salvatore disse: "
[...]
le cose dentro di voi [...] rimarranno, voi
[...]."
Giuda disse: "Signore
[...]
le opere
[...]
queste anime, queste [...], questi piccoli, quando
[...]
dove saranno?
[...]
lo Spirito
[...]?"
Il Signore disse: "
[...]
riceverli. Questi non muoiono,
[...]
essi non vengono distrutti, perché hanno conosciuto le loro consorti e colui che le dovrebbe a ricevere. Perché la verità cerca i saggi e i giusti".
