Capitolo 55° - Sapere

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Capitolo 55°

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tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi

Il Trattato Tripartito
Parte III° - 13. - Il Salvatore incarnato e i suoi compagni

Capitolo 55°

Egli (b1) è Colui che era il nostro Salvatore in volontaria compassione, che è ciò che essi erano. Perché fu per il loro (g2) bene che si manifestò in una involontaria sofferenza. Essi (g2) divennero carne e anima, cioè, quelle (cose) che li trattengono eternamente e con le cose corruttibili che essi muoiono. E per quanto riguarda coloro che sono venuti in essere, l'Uno Invisibile (a) li ha istruiti su Se Stesso invisibilmente.
 
Non solo Egli (b1) prese su di <Sé> la morte di coloro che pensava di salvare, ma accettò anche la loro piccolezza a cui erano discesi quando erano <nati> nel corpo e nell'anima. (Lo fece) perché Egli (b1) pure si era lasciato concepire e generare come un bambino, nel corpo e nell'anima.
 
Egli (b1) venne ad essere esaltato, tra tutti gli altri che hanno condiviso, e quelli che caddero e ricevettero la Luce, perché si era lasciato concepire senza peccato, macchia e contaminazione. È stato generato in vita, essendo in vita perché il primo (b1) e il secondo (f) sono nella passione e in opinione mutevole dalla Parola (f) che si muoveva, che li ha stabiliti per essere corpo e anima. Egli è Colui (f) che ha preso a sé Colui (b1) che è venuto da coloro che abbiamo menzionato in precedenza.
 
È nato dalla visione gloriosa e dal pensiero immutabile della Parola (f) che è ritornato a se stesso, dopo il suo movimento, dall'organizzazione, proprio come coloro (g2) che sono venuti con Lui che hanno preso anima e corpo e una conferma, stabilità e giudizio delle cose. Anche loro intendevano venire.
Note: ____________________________________________________________________________________________________
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