Capitolo 132° - Sapere

Vai ai contenuti

Capitolo 132°

La Gnosi > Ritrovamenti > Codice di Askew > Pistis Sophia > Quarto Libro > _H

Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 4° Libro.

Capitolo 132°

Dopo che il Salvatore parlò così, Salome si precipitò avanti, e disse: - Mio Signore, se i nostri genitori sono gli arconti, com'è che nella legge di Mosè sta scritto: «Colui che abbandonerà suo padre e sua madre deve morire?» In proposito, la legge non ha, forse, parlato così?
Dopo che Salome parlò così, irruppe la forza luminosa che era in Maria Maddalena, la quale disse al Salvatore: - Mio Signore, ordinami di parlare a mia sorella Salome per dirle la soluzione della parola da lei pronunciata.
Udite queste parole di Maria, il Salvatore la proclamò molto beata. Poi il Salvatore rispose, e disse a Maria: - Maria, ti comando di dire la soluzione della parola pronunciata da Salome.
Dopo che il Salvatore parlò così, Maria si precipitò verso Salome, la baciò e le disse: - Sorella mia Salome, a proposito della parola detta da te: nella legge di Mosè sta scritto: «Colui che abbandonerà suo padre e sua madre, deve morire», or dunque, sorella mia Salome, (la legge) non ha detto questo a proposito dell'anima, né a proposito del corpo, né a proposito dello spirito di opposizione poiché tutti costoro sono figli degli arconti e derivano da essi; invece ha detto questo a proposito della forza proveniente dal Salvatore, e (a proposito) dell'uomo luminoso che oggi è dentro di noi. La legge ha detto pure: «Chiunque resterà fuori del Salvatore e di tutti i suoi misteri, cioè i suoi genitori, non solo deve morire, ma andrà in rovina totale».
Dopo che Maria parlò così, Salome si precipitò verso Maria, e la baciò di nuovo; poi Salome disse: - Il Salvatore ha forza bastante per rendermi intelligente come te.
Udite le parole di Maria, il Salvatore la proclamò molto beata.
Poi il Salvatore riprese a parlare dicendo a Maria tra i discepoli: - Ora ascolta, Maria, chi è che costringe l'uomo a peccare.
Dunque, gli arconti sigillano nell'anima lo spirito di opposizione in modo tale che egli non la agiti nell'ora in cui le fa compiere ogni genere di peccati e ogni genere di misfatti.
Essi, inoltre, ordinano così allo spirito di opposizione: «Quando l'anima esce dal corpo, dato che tu sei assegnato a lei, non agitarla, e in ogni luogo dei giudizi, convincila a proposito di tutti i peccati che tu le hai fatto commettere, affinché in ogni luogo dei giudizi lei sia punita e non sia in condizione di andare in alto verso la luce e di ritornare nelle trasformazioni del corpo».
In una parola, essi comandarono allo spirito di opposizione: «Non agitarla mai, in qualsiasi momento, affinché essa non pronunci i misteri e non si sciolgano tutti i sigilli e tutti i vincoli con i quali ti abbiamo vincolato a lei.
Allorché essa pronuncia i misteri, si sciolgono tutti i sigilli e tutti i vincoli, ed enuncia la difesa, allora lasciala andare: essa appartiene a quelli della luce dell'alto, è estranea a noi e a te; e, da quell'ora, non la potrai più afferrare.
Se, invece, non pronuncia i misteri dello scioglimento dei tuoi vincoli, dei tuoi sigilli e delle difese del luogo, afferrala, non la lasciare: tra i castighi e in tutti i luoghi dei giudizi, la devi convincere a proposito di tutti i peccati che le hai fatto commettere; dopo, conduci l'anima dalla vergine luce che la manderà ancora una volta nel ciclo».
Gli arconti del grande destino degli eoni la consegnano allo spirito di opposizione, gli arconti chiamano i ministri dei loro eoni, che sono 365, danno loro l'anima e lo spirito di opposizione vincolati insieme: lo spirito di opposizione all'esterno dell'anima e la miscela della forza all'interno dell'anima; quella si trova all'interno di tutte e due affinché siano in condizione di coesistere, dato che è la forza che le regge ambedue.
Gli arconti comandano ai ministri: «Questo è il tipo che dovete mettere nel corpo della materia del mondo».
Cioè, dicono loro: «Mettete la miscela della forza, e l'interno dell'anima dentro tutti loro, affinché siano in condizione di stare su - giacché la loro erezione è proprio essa -; dopo l'anima, mettete lo spirito di opposizione». Ordinano dunque ai loro ministri di immetterli nei corpi dell'antitipo; e in questo modo i ministri degli arconti portano la forza, l'anima e lo spirito di opposizione: portano questi tre giù nel mondo e li versano nel mondo degli arconti di mezzo.
Gli arconti di mezzo valutano lo spirito di opposizione e l'ora fatale, il cui nome è µοιρα (Moira), che opera nell'uomo fino a ucciderlo con la morte che gli è stata assegnata: ora fatale che gli arconti del grande destino hanno vincolato all'anima.
I ministri della sfera legano insieme l'anima, la forza, lo spirito di opposizione e l'ora fatale, le dividono tutte facendone due parti; cercano nel mondo l'uomo e la donna - ai quali diedero i segni - per metterle dentro di loro: ne danno una parte all'uomo e una parte alla donna tramite un cibo del mondo o tramite un alito di aria o tramite l'acqua o qualsiasi altra cosa che bevono.
Vi dirò tutto questo : il genere e il tipo di ogni anima; come esse (le anime) entrano nei corpi degli uomini, degli uccelli, delle bestie, degli animali, dei rettili e di ogni specie che è nel mondo; vi dirò il loro tipo, e sotto quale tipo entrano negli uomini: tutto ciò ve lo esporrò trattando della distribuzione del tutto.
Quando, dunque, i ministri degli arconti ne gettano una parte nella donna e l'altra parte nell'uomo, nel modo che vi ho detto, anche se sono lontani l'una dall'altro i ministri li costringono, di nascosto, ad accordarsi l'un l'altra in un accordo del mondo.
Lo spirito di opposizione dell'uomo va a quella parte che è destinata al mondo della materia del suo corpo, la porta e la immette nell'utero della donna, nella parte destinata al seme della cattiveria.
In quel momento entrano nel suo corpo i 365 ministri degli arconti e vi prendono dimora. I ministri guidano l'una all'altra le due parti; inoltre i ministri trattengono poi il sangue di tutti i cibi della donna sia di quelli che mangerà sia di quelli che berrà: li trattengono nel corpo della donna per quaranta giorni; dopo i quaranta giorni essi impastano il sangue della forza derivante dai cibi, lo impastano bene nell'utero della donna.
Dopo i quaranta giorni, essi ne trascorrono ancora altri trenta a costruire le membra a immagine del corpo umano: ognuno costruisce un membro.
Vi parlerò dei decani che costruiscono il corpo, ve ne parlerò trattando della distribuzione del tutto.
Dunque, quando, dopo settanta giorni, i ministri avranno completato il corpo intero e tutte le sue membra, nel corpo che hanno costruito i ministri chiamano anzitutto lo spirito di opposizione; poi chiamano l'anima dentro di esse; in fine chiamano nell'anima la miscela della forza; all'esterno di tutto questo, essi mettono l'ora fatale: questa, infatti, non è mescolata con essi, ma li accompagna e li segue.
Dopo di ciò, i ministri, insieme, li sigillano con i sigilli dati loro dagli arconti: sigillano il giorno nel quale essi presero dimora nel corpo della donna: lo sigillano nella mano sinistra della creatura; sigillano - nella mano destra - il giorno nel quale hanno completato il corpo; sigillano - in mezzo al cranio del corpo della creatura - il giorno nel quale gli arconti gliela hanno affidata; sigillano il giorno nel quale l'anima è uscita dagli arconti: lo sigillano sul lato (sinistro) del cranio della creatura; sigillano il giorno nel quale hanno impastate le membra facendone un'anima distinta: mettono il sigillo sul lato destro del cranio della creatura; il giorno nel quale hanno vincolato all'anima lo spirito di opposizione, lo sigillano sulla nuca della creatura; il giorno nel quale gli arconti hanno soffiato la forza nel corpo, lo sigillano sul cervello, che è in mezzo alla testa della creatura, e sul cuore della creatura; il numero degli anni che l'anima trascorrerà nel corpo, lo sigillano sulla fronte della creatura. Sigillano così tutti questi sigilli sulla creatura.
Il nome di tutti questi sigilli ve lo dirò, trattando della distribuzione del tutto e, dopo la distribuzione del tutto, vi dirò per qual motivo è avvenuto tutto ciò.
Se voi potete comprendere: quel mistero sono io.
Or dunque, completato tutto l'uomo - da tutti questi sigilli con i quali hanno sigillato il corpo -, i ministri prendono quanto è caratteristico di ognuno e lo portano a tutti gli arconti erinnici, quelli che sono preposti a tutti i castighi dei giudizi; e questi li consegnano ai ricevitori affinché conducano le loro anime fuori dai corpi.
Costoro consegnano ai ricevitori quanto è caratteristico dei sigilli, affinché possano conoscere il tempo in cui devono condurre le loro anime fuori dai corpi, affinché possano conoscere il tempo in cui devono generare il corpo, e mandino i loro ministri i quali devono presentarsi, accompagnare l'anima, essere testimoni di tutti i peccati che commetterà: essi (i ministri) e lo spirito di opposizione (saranno poi testimoni) del genere e del modo in cui l'anima, nel giudizio, sarà punita.
Allorché i ministri avranno dato agli arconti quanto è caratteristico dei sigilli, si ritirano a disposizione dei compiti loro assegnati dagli arconti del grande destino.
Quando ha compimento il numero dei mesi per la nascita del bambino, il bambino viene partorito: piccola è in lui la miscela della forza, piccola in lui è l'anima, piccolo è in lui lo spirito di opposizione.
Grande è invece l'ora fatale poiché non è mescolata al corpo per dirigerne le parti costitutive; essa accompagna l'anima, il corpo e lo spirito di opposizione fino alla uscita dell'anima dal corpo, a motivo del genere di morte col quale lo ucciderà in conformità della morte assegnatagli dagli arconti del grande destino.
Se deve morire a causa di una bestia, l'ora fatale dirige la bestia contro di lui affinché l'uccida; se deve morire a causa di un serpente, o deve cadere, per sfortuna, in una fossa, o deve impiccarsi, o deve morire in acqua, di un genere di morte o di un altro, di una morte più cattiva o di una migliore; in breve, è l'ora fatale che lo costringe alla sua morte.
Questo è il compito dell'ora fatale. Non ha altro compito all'infuori di questo. L'ora fatale accompagna ogni uomo fino al giorno della sua morte.

Torna ai contenuti