Capitolo 19° - Sapere

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Capitolo 19°

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Tratto da: Zostrianos - NAG HAMMADI Library
tradotto in INGLESE da: John N. Sieber
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi

Il Libro di Zoroastro
 
Capitolo 19°

Ora riguardo all'uomo in esilio;
Quando egli scopre la verità in se stesso, egli è lontano dalle azioni degli altri, che esistono [erroneamente] (e) inciampano.
(Riguardo) all'uomo che si pente: quando rinuncia alla morte e desidera quelle cose che sono causa della Mente Immortale (7)  e della sua anima immortale, egli prima [...] fa un'indagine su ciò, non sulla condotta ma sulle loro azioni, perché da Lui egli[...] [...] e [...] ottenere [...] E l'uomo che può essere salvato è colui che cerca Lui (11) e la Sua Mente (7) e che trova ciascuno di loro. Oh, quanto potere ha!

E l'uomo che è salvato è colui che non ha saputo come questi [...] esistono, ma egli stesso per mezzo della Parola  (11) così com'è [...] ha ricevuto ciascuno [...] in ogni luogo, essendo diventato semplice e uno, perché allora egli è salvato perché egli può passare attraverso tutti [questi]. Egli diventa il [...] tutte queste cose. Se [desidera] di nuovo, allora si separa da tutti loro, e si ritira in se stesso [solo]; perché egli può diventare divino avendo preso rifugio in Dio (7)".

Quando udii ciò, portai una benedizione al Dio Vivente (11) Non Nato in Verità e (al) nascituro Kalyptos (7c) e a Protophanes (7ca), l'Invisibile Maschio Mente Perfetta (6) e l'invisibile Figlo Triplo Maschio (9) [e alla] Divina Autogenesi (7). Dissi al Figlio del Figlio Esephech (9) che era con me: "Può la tua sapienza istruirmi sulla disseminazione dell'uomo che è salvato, e (circa) quelli che sono mescolati insieme a lui, e chi sono quelli che condividono con lui, affinché gli eletti viventi possano sapere?"

Allora il Figlio del Figlio Esephech (9) mi disse apertamente: "Se egli si ritira solo a se stesso molte volte, e se egli viene all'esistenza con riferimento alla conoscenza degli altri, la Mente (7) e l'Immortale [Origine] (6) non capiranno. Allora ha una carenza, [...] poiché si gira, non ha nulla e si separa da essa e sta [...] e viene all'esistenza da alieno [impulso ... Io, invece di diventarlo. Pertanto, porta molte forme. Quando si gira dall'altra parte, viene all'esistenza cercando quelle cose che non esistono. Allora egli cade su di esse nel pensiero e le conosce in un altro modo perché è impotente, a meno che forse non sia illuminato, egli diventa un prodotto della natura. Così egli viene giù a nascere a causa di essa ed è senza parole a causa dei dolori e dell'infinità della materia. Sebbene egli possegga un potere eterno e immortale, è legato all'interno del movimento del corpo. Egli è [reso] vivo ma è legato [sempre] in legami crudeli, taglienti da ogni respiro malvagio, fino a quando egli [reagisce] di nuovo e ricomincia a tornare ai suoi sensi.

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