Capitolo 16° - Sapere

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Capitolo 16°

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Tratto da: Marsanes - NAG HAMMADI Library
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi

Marsanes

L’Alfabeto e le Configurazioni dell’Anima

9. Parole

Ma esiste un discorso gentile ed esiste un altro discorso relativo a [permanente (ahe per rmhe?)] sostanza di questo tipo, parlando di ciò che è invisibile, ed esso [manifesta] la differenza tra lo Stesso e il Differente e tra l’insieme e una parte di una sostanza indivisibile.
E quel potere ha una parte nella gioia] – in entrambi, discordia e armonia – del loro onore, che
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
[... è possibile sapere che le cose che esistono ovunque sono onorate] sempre, poiché esse dimorano entrambe con quelli corporei e quelli incorporei.
Questo è il discorso sulle ipostasi che si dovrebbero conoscere in questo modo. Se essi non parlano l'uno con l'altro, come allora il discorso aiuterebbe quelli che sono turbati con esso (il discorso) su ciò che è visibile? Perciò se uno lo sa, lo parla.

Ma ci sono parole, alcune delle quali sono duali, e altre che esistono separatamente, quelle che riguardano la sostanza (nomi propri?) ...]  
[...]  
[...]  
[...]  
[...]  
[...]  
[ed] esse [...]  ...
[...]  
o quelle che [...]  [... secondo quelle che perdurano o secondo quelle che hanno (un) tempo . E queste o sono separate o sono unite l’una all’altra o con se stesse, o i dittonghi, o le vocali semplici, o ogni
[...]  
o
[...]
o
[...]  [esistono] proprio come
[...]  
[esistono] ...
[...]  
le [consonanti ...]  Esse esistono individualmente  fino a quando non sono divise  e unite.


Ora alcune sono in grado di generare le consonanti  [lettera] per [lettera] ...]  [... differenza]  
[...]  
[...]  
[...]  
[...]  
[...] diventano [... essere]...  
[.... ]  
[Esse, le lettere conteranno una volta o due volte, e tre volte per le vocali, e due volte [per] le consonanti, e una volta per l'intero insieme, e con incertezze per cose che sono soggette a cambiamento così come quelle cose che hanno avuto origine da loro e tutto in seguito. E sono tutti i nomi contemporaneamente.

Esse erano  nascoste, ma sono stati pronunciate  apertamente. Non hanno smesso essere rivelate, né hanno smesso di nominare gli angeli. Le vocali sono unite con le consonanti, o esternamente o internamente, per mezzo di
[...]
hanno detto
[...]
[ti insegni ...]
di nuovo in questo modo esse venivano contate quattro volte, e furono prodotte tre volte, e divennero [dodici volte].
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