Capitolo 31° - Sapere

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Capitolo 31°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 1° Libro.

Capitolo 31°

Lei, dunque, guardò in basso e, nelle parti inferiori, vide la forza luminosa di lui: lei ignorava che questa era del dotato di triplice forza, dell’arrogante; pensava che provenisse dalla luce vista all’inizio in alto, che provenisse dal velo del tesoro della luce. Pensava: voglio andare in quel luogo senza il mio compagno, prendere la luce e crearmi degli eoni luminosi per essere in condizione di recarmi alla luce delle luci, nell’altezza delle altezze.
Con questo pensiero uscì dal suo luogo, cioè dal tredicesimo eone, e discese al dodicesimo eone. Gli arconti degli eoni la inseguirono adirati contro di lei perché aveva pensato alla gloria. Uscita dai dodici eoni, andò nei luoghi del caos e si avvicinò alla potenza luminosa, dal volto di leone, per divorarla.
Ma la circondarono tutte le emanazioni materiali dell’arrogante: la grande forza luminosa dal volto di leone divorò le forze luminose di Sophia, purificò la sua luce e la divorò; la sua materia fu gettata nel caos e, nel caos, diventò un arconte dalla faccia di leone metà fuoco e metà tenebre, cioè Yaldabaoth del quale più volte vi ho parlato. Dopo questo, Sophia divenne molto debole: quella forza luminosa dalla faccia di leone cominciò a eliminare tutte le forze luminose di Sophia; tutte insieme le forze materiali dell’arrogante circondarono e oppressero Sophia.

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