Capitolo 58° - Sapere

Vai ai contenuti

Capitolo 58°

La Gnosi > Ritrovamenti > Codice di Askew > Pistis Sophia > Primo Libro > _C

Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 1° Libro.

Capitolo 58°

Gesù proseguì nuovamente il suo discorso dicendo ai suoi discepoli: - Quando Pistis Sophia pronunciò quelle parole, giunse a compimento il tempo della sua estrazione dal caos. Io stesso, senza il primo mistero, estrassi da me una forza luminosa e la diressi giù verso il caos, affinché essa estraesse Pistis Sophia dai luoghi profondi del caos dirigendola verso il luogo superiore del caos, in attesa che giungesse il comando del primo mistero e lei venisse così estratta integralmente dal caos. La mia forza luminosa guidò Pistis Sophia verso i luoghi superiori del caos. Allorché le emanazioni dell’arrogante notarono che Pistis Sophia era guidata verso i luoghi superiori del caos, l’inseguirono anche in alto volendo riportarla verso i luoghi inferiori del caos; ma la mia forza luminosa, che avevo mandato per trarre Pistis Sophia dal caos, era molto splendente. Guidata verso i luoghi superiori del caos, lei innalzò nuovamente una lode e gridò verso di me, dicendo:
1.- Ti voglio lodare, luce, perché anelavo venire da te. Ti voglio lodare, luce, perché tu sei il mio liberatore.
2.- Non abbandonarmi nel caos! Liberami, luce dell’altezza, poiché a te ho innalzato la mia lode.
3.- Spontaneamente, mi hai inviato la tua luce e mi hai liberato; tu mi hai guidato verso i luoghi superiori del caos.
4.- Le emanazioni dell’arrogante che mi inseguono, vengano sprofondate nei luoghi inferiori del caos e non possano più giungere a vedermi nei luoghi superiori.
5.- Le copra una grande oscurità, su di esse venga il buio più fitto. Nella luce della tua forza, che tu mi hai mandato per liberarmi, non possano più vedermi, sicché non ricevano più potere su di me.
6.- La deliberazione che presero di sottrarmi la forza, non abbia effetto; avendo esse parlato di sottrarre la mia luce, sia piuttosto sottratta la loro (luce), invece della mia.
7.- Hanno parlato di sottrarre tutta la mia luce, ma non hanno potuto sottrarla, perché era con me la tua forza luminosa.
8.- Avendo esse deliberato senza il tuo comando, o luce, non riuscirono a prendere la mia luce.
9.- Siccome ho creduto nella luce, non avrò paura; la luce è il mio liberatore, non avrò paura.

Colui la cui forza è elevata, esponga ora la soluzione delle parole pronunciate da Pistis Sophia.
Appena Gesù terminò di dire queste parole ai suoi discepoli, si fece avanti Salome, e disse: - Signore, la mia forza mi costringe a esporre la soluzione delle parole pronunciate da Pistis Sophia.
1.- Ti ringrazio, Signore, poiché tu sei il mio Dio.
2.- Non mi abbandonare, Signore, poiché tu sei la mia speranza.
3.- Gratuitamente mi hai dato ragione, e per mezzo tuo sono liberato.
4.- Cadano quanti mi inseguono, e non permettere che mi vedano.
5.- Una nuvola di fumo copra i loro occhi, una caligine li oscuri, non permetta loro di vedere il giorno, affinché non riescano ad afferrarmi.
6.- La loro deliberazione resti inefficace, quanto hanno deliberato ricada su di loro.
7.- Hanno escogitato una deliberazione, ed è rimasta senza effetto.
8.- Pur essendo potenti, sono rimasti vinti; il male che avevano deciso, si è abbattuto su di loro.
9.- La mia speranza è nel Signore: non avrò paura poiché tu sei il mio Dio, il mio salvatore.
Allorché Salome terminò di parlare, Gesù disse: - Molto bene, Salome, ben detto. Questa è la soluzione delle parole pronunciate da Pistis Sophia.

Torna ai contenuti