Capitolo 33° - Sapere

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Capitolo 33°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 1° Libro.

Capitolo 33°

Dopo aver detto queste parole ai suoi discepoli, Gesù soggiunse: - Questa è la lode innalzata da Pistis Sophia nella sua prima penitenza; la pronunciò allorché si pentì del suo peccato e raccontò tutto quanto le era accaduto. Ora, chi ha orecchie per intendere, intenda! Si fece nuovamente avanti Maria, e disse: - Mio Signore, il mio uomo di luce ha orecchie, io intendo con la mia forza luminosa, in me c’è il tuo spirito, e mi ha fatto rinsavire. Permetti ch’io tratti della penitenza della quale ha parlato Pistis Sophia raccontando il suo peccato e quanto le accadde. La tua forza luminosa ne ha già profetato per mezzo del profeta Davide nel Salmo 68:
1.- Salvami, Dio, poiché le acque sono giunte fino all’anima mia.
2.- Sono immerso o sprofondato nel fango dell’abisso, non c’è più forza. Sono penetrato nella profondità del mare, una corrente mi ha sommerso.
3.- Ho pazientato gridando: la mia gola è riarsa, i miei occhi offuscati, nell’attesa di Dio.
4.- Quanti mi odiano senza motivo sono più numerosi dei capelli del mio capo; i miei nemici sono robusti e mi perseguitano ingiustamente; esigono da me ciò che io non ho rapito.
5.- Tu, Dio, conosci la mia insipienza, e i miei peccati non ti sono nascosti.
6.- Non si vergognino, per causa mia, quanti sperano in te, Signore, Signore delle potenze. Per causa mia non sentano vergogna coloro che ti cercano, Dio di Israele, Dio delle potenze.
7.- Per te, infatti, ho sopportato l’insulto, la vergogna ha coperto il mio volto.
8.- Sono diventato estraneo ai miei fratelli, estraneo ai figli di mia madre.
9.- Lo zelo per la tua casa mi ha divorato, e gli insulti di coloro che ti insultano mi sono caduti addosso.
10.- Umilio col digiuno l’anima mia, e ciò fu motivo di insulto per me.
11.- Ho indossato un abito di sacco e sono diventato per essi un oggetto di scherno.
12.- Fanno commenti su di me coloro che siedono alle porte, e sono argomento delle canzonature di quanti bevono vino.
13.- L’anima mia innalzò preghiere a te, Signore; è il tempo del tuo beneplacito, Dio; nella grandezza della tua grazia abbi cura della mia salvezza nella verità.
14.- Strappami dal fango, affinché non vi sprofondi; possa essere salvo da quanti mi odiano e dalle acque profonde.
15.- Non mi sommerga la corrente delle acque, non mi divori l’abisso, non si chiuda su di me la bocca del pozzo.
16.- Ascoltami, Signore: benevola è la tua grazia. Volgiti verso di me secondo l’abbondanza della tua grazia.
17.- Non distogliere il tuo sguardo dal tuo servo, poiché sono angustiato.
18.- Affrettati a rispondermi; presta attenzione all’anima mia, e salvala.
19.- Liberami dai miei nemici, poiché tu conosci il mio obbrobrio, la mia vergogna e il mio rossore: tutti i miei oppressori sono davanti a te.
20.- Il mio cuore sopportava obbrobrio e miseria. Ho atteso chi si rattristasse con me, ma non ci fu; chi mi consolasse, ma non lo trovai.
21.- Per cibo mi hanno dato veleno, nella mia sete mi hanno abbeverato con aceto.
22.- La loro mensa si trasformi per loro in trappola, in laccio, in rappresaglia, in inciampo.
23.- Piega in ogni tempo il loro dorso.
24.- Rovescia su di loro il tuo furore, li colga la tua ira ardente.
25.- Il loro accampamento sia deserto, non vi sia chi abiti nelle loro dimore.
26.- Poiché hanno inseguito quello che tu avevi colpito, hanno aumentato il dolore delle sue ferite.
27.- Aggiunsero iniquità a iniquità: non giungano alla tua giustizia.
28.- Siano cancellati dal libro dei viventi, non siano scritti insieme ai giusti.
29.- Io sono misero e dolente; la salvezza del tuo volto, Dio, mi ha accolto.
30.- Loderò il nome di Dio con il canto, innalzerò a lui un canto di grazie.
31.- Sarà gradito a Dio più di un torello, che mette corna e unghie.
32.- Vedano i poveri e gioiscano; cercate Dio, e l’anima vostra vivrà.
33.- Dio, infatti, ha esaudito i poveri, non ha disprezzato i prigionieri.
34.- Lodino il Signore i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che v’è dentro.
35.- Dio, infatti, salverà Sion; le città di Giuda verranno ricostruite, abitate ed ereditate;
36.- le possiederà la stirpe dei tuoi servi; vi abiteranno coloro che amano il suo nome.

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