Capitolo 4°
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tradotto in ITAL IANO da Giuseppe Ricciardi
L'Interpretazione della Gnosi
Capitolo 4°
E questo Maestro ha fatto una scuola viva, perché quel maestro ha un'altra scuola: mentre ci istruisce sulle scritture morte, Egli, d'altra parte, faceva sì che rimuovessimo noi stessi dall'eccesso del mondo; venivamo istruiti circa la nostra morte attraverso di esse.
Ora questo è il suo insegnamento: Non chiamate padre nessuno sulla terra.
Il Padre vostro, che è nei cieli, è Uno. Voi siete la luce del mondo.
I miei fratelli e i miei compagni sono quelli che fanno la volontà del Padre.
Perché a che ti serve se guadagni il mondo e perdi la tua anima?
Perché quando eravamo nell'oscurità, usavamo chiamare molti "padre", poiché ignoravamo il vero Padre.
E questa è la grande concezione di tutti i peccati
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piacere. Noi siamo come
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lui a
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anima
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uomini che
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il luogo di dimora.
Qual è ora la Fede stesa dal Maestro, che lo ha liberato dalla grande ignoranza e dalle tenebre dell'occhio ignorante?
Egli Gli ricordò le cose buone del Padre Suo e della razza.
Poiché Egli Gli disse: "Ora il mondo non è tuo, non considerare la forma che è in esso come vantaggiosa; piuttosto (come) svantaggiosa e (come) una punizione."
Ricevi ora l'insegnamento di Colui che è stato rimproverato - un vantaggio e un profitto per l'anima - e ricevi la sua forma.
È la forma che esiste alla presenza del Padre, la Parola e l'Altezza, che ve lo fa riconoscere prima che foste stati sviati mentre eravate nella carne della condanna.