Capitolo 109°
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Pistis Sophia - 3° Libro.
Capitolo 109°
Maria disse: - Or dunque, mio Signore, tu hai portato i misteri nel mondo affinché l'uomo non morisse a motivo della morte assegnatagli dagli arconti del destino: sia che a uno sia stato assegnato di morire di spada, sia che gli sia stato assegnato di morire a causa di acque, di tormenti, di torture, di maltrattamenti previsti dalle leggi o di qualsiasi altra cattiva morte; tu, dunque, non hai portato i misteri nel mondo affinché, per opera loro, l'uomo non morisse per opera degli arconti del destino, bensì affinché morisse di morte improvvisa e non provasse alcun dolore dai vari generi di morte? Molti sono, infatti, coloro che ci perseguitano a causa tua, molti coloro che ci perseguitano a causa del tuo nome: così quando essi ci tormentano noi possiamo pronunciare il mistero, e subito uscire dal corpo senza provare alcun dolore.
Il Salvatore, rivolto a tutti i suoi discepoli, rispose: - A proposito della parola sulla quale mi interrogate, vi parlai già un'altra volta. Ma ascoltate e ve ne parlerò di nuovo.
Non voi soltanto, ma ogni uomo che porterà a compimento il primo mistero del primo mistero dell'ineffabile, chi eseguirà quel mistero e lo porterà a compimento in tutte le sue figure in tutti i suoi tipi in tutte le sue posizioni, costui non verrà fuori del corpo mentre l'esegue; bensì dopo che avrà portato a compimento quel mistero, le sue figure e tutti i suoi tipi, in ogni momento in cui invocherà quel mistero, si salverà da tutto ciò che gli è stato assegnato dagli arconti del destino.
In quell'ora egli verrà fuori dal corpo della materia degli arconti, la sua anima diventerà un grande flusso luminoso, volerà in alto, attraverserà tutti i luoghi degli arconti e tutti i luoghi della luce, e giungerà fino al luogo del suo regno: in nessun luogo darà risposte né difese, poiché essa non ha segni segreti.