Capitolo 4° - Sapere

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Capitolo 4°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Primo Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Primo Atto: Quando andò in India con Abbanes il mercante.

Capitolo 4°
Passi da 13.- a 16.-
 
 
13.- E quando i giovani udirono queste cose, credettero al Signore e si diedero a Lui, e si astennero dal cattivo desiderio e continuarono così, passando la notte in quel luogo. Ed il Signore si dipartì da loro, dicendo così: La grazia del Signore sarà con voi.
E quando venne il mattino, il re venne ad incontrarli, preparò un tavolo e lo portò davanti allo sposo e alla sposa. E li trovò seduti uno di fronte all'altro e il volto della sposa lo trovò senza velo, e lo sposo era molto felice.
E la madre venne alla sposa e disse: Perché ti sei seduta così, figliola, e non ti vergogni, ma è come se avessi vissuto con tuo marito per lungo tempo? E suo padre disse: A causa del tuo grande amore verso il tuo sposo, non ti veli neppure?

14.- E la sposa rispose e disse: In verità, padre, sono grandemente innamorata, e prego il mio Signore che l'amore che ho percepito questa notte possa dimorare con me, e lo chiederò per quel marito di cui oggi ho imparato: e quindi non velerò più me stessa, perché lo specchio (velo) della vergogna mi è stato rimosso; e perciò non sono più né nella vergogna né nell’imbarazzo, perché l'atto della vergogna e confusione si è allontanato da me; e che non sono confusa, è perché il mio stupore non ha continuato in me; e che sono nel buon umore e nella gioia, è perché il giorno della mia gioia non è stato turbato; e che io ho annullato questo marito e questo matrimonio che sono passati oltre, davanti ai miei occhi, è perché sono unita in un altro matrimonio; e che io non ho avuto rapporti con un marito che è temporale, dove la fine è con lascivia ed amarezza dell’anima, è perché io sono unita ad un vero marito.

15.- E mentre la sposa stava dicendo ancora più di questo, lo sposo rispose e disse: Ti rendo grazie, o Signore, che sei stato annunciato dallo straniero e trovato in noi; che mi hai allontanato dalla corruzione e seminato in me la vita.; che mi hai liberato da questa malattia che è difficile da guarire e curato e abitato per sempre, e hai impiantato in me una salute sobria; che mi hai mostrato Te stesso e mi hai rivelato tutto il mio stato in cui sono; che mi hai redento dal cadere e mi hai liberato dalle cose temporali e mi ha reso degno di coloro che sono immortali ed eterni; che Ti sei reso umile abbassandoti fino a me ed alla mia piccolezza, affinché Tu possa presentarmi alla tua grandezza e unirmi a te stesso; che non hai trattenuto le tue proprie viscere da me che ero pronto a morire, ma mi hai mostrato come cercare me stesso e sapere chi ero, e chi ed in che maniera io sono adesso, che io possa diventare nuovamente quello che ero; che non conoscevo, ma Tu stesso mi hai cercato; del quale io non ero a conoscenza, ma Tu stesso mi hai portato a te; Colui che io ho percepito ed ora non riesco a scordarmi di Lui, il cui amore brucia in me, ed io non posso parlarne come è giusto, ma quello che posso dire di Lui è picoolo e scarso e non adeguatamente proporzionato alla sua gloria; eppure Egli non biasima me che presumo di dire di Lui anche ciò che io non so; perché è a causa del suo amore che dico anche tutto questo.

16.- Ora, quando il re udì queste cose dallo sposo e dalla sposa, si stracciò le sue vesti e disse a coloro che stavano vicino a lui: Uscite presto ed andate in giro per tutta la città, prendete  e portate a me quell'uomo che è uno stregone che per sfortuna venne in questa città; perché con le mie stesse mani l'ho portato in questa casa, e gli ho detto di pregare per questa mia malaugurata figlia; ed a chiunque lo troverà e lo porterà a me, io gli darò tutto ciò che egli mi chiederà. Andarono, dunque, e andarono in cerca di lui, e non lo trovarono; perché era salpato. Andarono anche alla locanda dove egli aveva alloggiato e vi trovarono la flautista piangente e afflitta perché non l'aveva portata con sé. E quando le raccontarono la faccenda che era accaduta con i giovani, lei fu molto contenta nel sentire ciò, e mise via il suo dolore e disse: Ora anch’io ho trovato riposo qui. E si alzò e andò da loro, e rimase con loro a lungo, fino a che essi non ebbero informato anche il re. Ed anche molti dei confratelli si radunarono là fino a quando non udirono la relazione dell'apostolo, che era venuto nelle città dell'India e stava insegnando là; ed essi partirono e si unirono a lui.
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