Capitolo 67° - Sapere

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Capitolo 67°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 2° Libro.

Capitolo 67°

Detto questo, il primo mistero domandò ai suoi discepoli: - Comprendete il modo in cui vi parlo?
Si fece avanti Giacomo e disse: - Mio Signore, in merito alla soluzione delle parole che tu hai detto, la tua forza luminosa così ha profetato per mezzo di Davide, nel Salmo 90.
1.- «Chi dimora sotto la tutela dell'Altissimo, abiterà sotto l'ombra del Dio del cielo.
2.- Egli dirà al Signore: «Tu sei la mia consistenza e il mio rifugio, mio Dio, sul quale confido».
3.- Egli, infatti, mi libererà dai lacci dei cacciatori e da parole violente.
4.- Ti porrà all'ombra del suo petto, confiderai sotto le sue ali, la sua verità ti circonderà come uno scudo.
5.- Tu non avrai paura di terrori notturni né di una freccia volante di giorno.
6.- Da una cosa che striscia nelle tenebre, da una calamità e da un demone nel meriggio.
7.- Mille cadranno alla tua sinistra e diecimila alla tua destra, ma a te non si avvicineranno.
8.- Bensì con i tuoi occhi guarderai e vedrai la ricompensa dei peccatori.
9.- Poiché tu, Signore, sei la mia speranza! Ti sei posto l'Altissimo come rifugio.
10.- Non ti si accosterà disgrazia, né piaga si avvicinerà alla tua dimora.
11.- Poiché per te ordinerà ai suoi angeli di difenderti in tutte le tue vie,
12.- Ti sosterrà con le sue mani affinché il tuo piede non inciampi in un ciottolo.
13.- Camminerai sul serpente e sul basilisco, calpesterai il leone e drago.
14.- Poiché ebbe fiducia in me, lo libererò; lo porrò all'ombra, poiché egli riconobbe il mio nome.
15.- Alzerà grida a me, e io l'esaudirò; gli sono vicino nel suo tormento, lo libererò e lo onorerò.
16.- Ne moltiplicherò i giorni, e gli mostrerò la mia salvezza».
Questa, mio Signore, è la soluzione delle parole dette da te. Ascolta, ora, ch'io l'esponga apertamente.
La parola detta dalla tua forza per mezzo di Davide: «Chi dimora sotto la tutela dell'Altissimo, abiterà sotto l'ombra del Dio del cielo», significa: allorché Pistis Sophia aveva fiducia nella luce, abitava sotto la luce del flusso luminoso giunto dall'alto per mezzo tuo.
La parola detta dalla tua forza per mezzo di Davide: «Io dirò al Signore: Tu sei la mia consistenza e il mio rifugio, mio Dio, sul quale confido», è la parola con la quale inneggiò Pistis Sophia: «Tu sei la mia consistenza, e io vengo a te».
La parola detta dalla tua forza: «Mio Dio, sul quale confido, tu mi libererai dai lacci dei cacciatori e da parole violente», è quanto ha detto Pistis Sophia: «Credo in te, o luce, poiché mi libererai dalle emanazioni dell'arrogante e da quelle del tiranno Adamas; tu mi libererai da tutte le loro violente minacce».
La parola detta dalla tua forza per mezzo di Davide: «Ti porrà all'ombra del suo petto, confiderai sotto le sue ali», significa: Pistis Sophia si è trovata nella luce del flusso luminoso proveniente da te, è rimasta costantemente fiduciosa nella luce alla sua sinistra e alla sua destra, che sono le ali del flusso luminoso.
La parola che la tua forza luminosa profetò per mezzo di Davide: «La verità ti circonderà come uno scudo», designa la luce del flusso luminoso che circondò Pistis Sophia da ogni parte come uno scudo.
La parola detta dalla tua forza: «Non avrà paura di terrori notturni», significa: Pistis Sophia non ebbe paura dei terrori e dei turbamenti che si instillarono in lei, nel caos, che è la notte.
La parola detta dalla tua forza: «Non avrà paura di una freccia volante di giorno», cioè Pistis Sophia non ebbe paura davanti alla forza mandata in fine dall'arrogante, dall'alto, e giunta nel caos come una freccia volante.
La tua forza ha detto: «Non avrai paura di una freccia volante di giorno», perché quella forza venne dal tredicesimo eone il quale è il signore dei dodici eoni, e quello che dà luce a tutti gli eoni: per questo ha detto «giorno».
La parola detta dalla tua forza: «Non avrà paura di una cosa che striscia nelle tenebre», cioè:

Pistis Sophia non ebbe paura davanti all'emanazione dal volto di leone che faceva paura a Pistis Sophia nel caos, che è le tenebre.
La parola detta dalla tua forza: «Non avrà paura di una calamità e di un demone nel meriggio», cioè: Pistis Sophia non ebbe paura dell'emanazione demoniaca del tiranno Adamas che aveva gettato Pistis Sophia in una grave calamità venuta da Adamas, dal dodicesimo eone.
Per questo la tua forza ha detto: «Non avrà paura di una calamità demoniaca nel meriggio»;
«meriggio» perché venne dai dodici eoni, che è il «meriggio»; e inoltre venne dal caos, che è la notte; e perché venne dal dodicesimo eone, che si trova tra i due. Per questo la tua forza luminosa ha detto «meriggio»: i dodici eoni si trovano fra il tredicesimo eone e il caos.
La parola detta dalla tua forza luminosa per mezzo di Davide: «Mille cadranno alla sua sinistra, diecimila alla sua destra, ma a lui non si avvicineranno», cioè: allorché le numerosissime emanazioni dell'arrogante non erano in grado di resistere alla grande luce del flusso luminoso, molte di esse caddero a sinistra di Pistis Sophia, molte caddero alla sua destra, ma non riuscirono ad avvicinarla per arrecarle danno.
La parola detta dalla tua forza luminosa per mezzo di Davide: «Bensì con i tuoi occhi guarderai, e vedrai la ricompensa dei peccatori, poiché tu, Signore, sei la mia speranza» cioè: Pistis Sophia ha guardato con i suoi occhi i suoi nemici, vale a dire le emanazioni dell'arrogante cadute le une sulle altre; non solo essa ha visto con i suoi occhi, ma tu pure, mio Signore, che sei il primo mistero, hai preso la forza luminosa che si trovava nella forza dal volto di leone, hai sottratto la forza da tutte le emanazioni dell'arrogante; infine, le hai trattenute nel caos affinché d'ora in poi non vadano più nel loro luogo.
Pistis Sophia ha perciò guardato con i suoi occhi i propri nemici, cioè le emanazioni dell'arrogante, proprio come Davide aveva profetato a riguardo di Pistis Sophia, dicendo: «Bensì guarderai con i tuoi occhi e vedrai la ricompensa dei peccatori»; non solo vide con i suoi occhi allorché caddero l'una sull'altra nel caos, ma vide anche la ricompensa con la quale furono retribuite. Siccome le emanazioni dell'arrogante avevano pensato di togliere la luce a Pistis Sophia, tu le hai retribuite, le hai ripagate, togliendo la forza luminosa che era in esse, invece delle luci di Sophia, la quale aveva creduto nella luce dell'alto.
Come disse la tua forza luminosa per mezzo di Davide: «Ti sei posto l'Altissimo come rifugio, non ti si accosterà disgrazia, né piaga si avvicinerà alla tua dimora», cioè: allorché Pistis Sophia credette nella luce ed era tormentata, innalzò lodi, e le emanazioni dell'arrogante non riuscirono ad arrecarle alcun male, non riuscirono ad arrecarle danno, né in alcun modo riuscirono ad avvicinarla.
La parola detta dalla tua forza luminosa per mezzo di Davide: «Per te egli ordinerà ai suoi angeli di difenderti in tutte le tue vie, e ti sosterrà con le sue mani affinché il tuo piede non inciampi in un ciottolo», designa nuovamente la parola: tu hai comandato a Gabriele e a Michele di accompagnare Sophia in tutti i luoghi del caos fino alla sua uscita, e di sollevarla sulle loro mani affinché i suoi piedi non toccassero le tenebre inferiori, e non l'afferrassero quelli delle tenebre inferiori.
La parola detta dalla tua forza luminosa per mezzo di Davide: «Calpesterai il serpente e il basilisco, calpesterai il leone e il drago. Poiché ebbe fiducia in me, lo libererò, lo porterò nell'ombra, poiché egli riconobbe il mio nome», designa la parola: allorché Pistis Sophia era in procinto di uscire fuori dal caos, calpestò le emanazioni dell'arrogante, quelle dal volto di serpente, quelle dal volto di basilisco aventi sette teste, calpestò la forza dal volto di leone e quella dal volto di drago. Essa, infatti, aveva creduto nella luce, perciò fu liberata da tutte quelle.
Questa, mio Signore, è la mia soluzione delle parole dette da te.

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